Architettura sostantivo femminile

Inchiesta a cura di Emma Tagliacollo e Laura Milan

È arrivato il momento di provare a indagare la professione al femminile. Lo facciamo partendo dalle modifiche del linguaggio e dalla società, passando dai numeri e dai dati ufficiali, dalla storia delle prime protagoniste e dai riconoscimenti per poi avvicinarci alle architette.

La sfida è quella di comprendere il loro ruolo nel mondo contemporaneo con le coordinate che ci hanno fornito le ricerche più recenti. La base è una prospettiva di indagine il più possibile concreta e legata al progetto, per un affresco che possa “tenere insieme” tutte le fragilità di una professione che non ammette fragilità.

 

 

Immagine di copertina: Louise Bourgeois, Cell (The Last Climb), 2008 (Christopher Burke, © The Easton Foundation/VEGAP, Madrid)

 

PS: come tutte le nostre inchieste, anche questa è aperta a contributi e commenti che potrete indirizzare a redazione@ilgiornaledellarchitettura.com

 

 

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Autore

  • Laura Milan

    Architetto e dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica, si laurea e si abilita all’esercizio della professione a Torino nel 2001. Iscritta all’Ordine degli architetti di Torino dal 2006, lavora per diversi studi professionali e per il Politecnico di Torino, come borsista e assegnista di ricerca. Ha seguito mostre internazionali e progetti su Carlo Mollino (mostre a Torino nel 2006 e Monaco di Baviera nel 2011 e ricerche per la Camera di Commercio di Torino nel 2008) e dal 2002 collabora con “Il Giornale dell’Architettura”, dove segue il settore dedicato alla formazione e all’esercizio della professione. Dal 2010 partecipa attivamente alle iniziative dell’Ordine degli architetti di Torino, come membro di due focus group (Professione creativa e qualità e promozione del progetto) e giurata nella nona e decima edizione del Premio architetture rivelate. Nel 2014 costituisce lo studio associato Comunicarch con Cristiana Chiorino. Nel 2017 è co-fondatrice dell'associazione Open House Torino.

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