The Student Hotel viale Lavagnini (© Pietro Savorelli)

Student Housing, Firenze vivace e internazionale

Student Housing, Firenze vivace e internazionale

The Social Hub e Camplus anticipano altri recuperi di edifici ed aree dismesse tra centro storico e periferia

 

Published 18 aprile 2023 – © riproduzione riservata

FIRENZE. L’abitare è da sempre un tema centrale in architettura, probabilmente per la relazione profonda tra l’uomo e la città, così determinante da trasmettere le proprie aspirazioni nello spazio, caratterizzato in base alle proprie necessità e in particolare a quello di trovare una dimora. In una società sempre più “isolata”, oggi è fondamentale vivere in comunità, in architetture residenziali organizzate attorno alla condivisione degli spazi, ad esempio per particolari fasce di utenti come gli anziani, le giovani coppie, gli studenti.

 

Student Housing, un’offerta carente sebbene in crescita

Da alcuni anni si stanno incrementando i progetti per gli studentati, con interessanti concept funzionali che si combinano a rinnovati linguaggi architettonici. Si tratta di strutture private che sopperiscono alla carenza di quelle pubbliche, anche se per i prossimi anni è previsto un investimento che aumenterà i circa 40.000 posti letto pubblici odierni: un dato che purtroppo ci posiziona tra gli ultimi posti in Europa, con un’offerta di circa un terzo rispetto alle altre nazioni. Anche sommando il servizio pubblico con quello privato, come dimostrato da uno studio del 2021 di JII, l’offerta rimane comunque bassa. Entro il 2024 è tuttavia prevista una crescita, grazie alle operazioni di gruppi internazionali come The Social Hub (già The Student Hotel) a Bologna, Firenze e Roma; Hines a Milano e Firenze; Camplus a Bologna, Milano, Torino, Roma e Firenze, tra i maggiori investitori del settore, che vede interessate anche altre società come CampusX, Dove Vivo, In-Domus, Aparto.

Le nuove residenze per studenti presentano dei tratti comuni. In generale sono inserite in operazioni di rigenerazione urbana, ubicate in quartieri accessibili e vicini alle università, con un numero di posti letto variabili tra 300 e 500, con servizi comuni come lavanderia, aule studio, palestre, aule relax e coworking che coprono circa il 10% della superficie, ubicati in prevalenza nei piani inferiori, oltre a destinare luoghi di accoglienza temporanei per altre utenze come professionisti, artisti, imprenditori.

 

Firenze, un mercato vivace

Una delle città più attive è Firenze, grazie anche a una forte richiesta dovuta alla sua attrattività internazionale, ospitando, nelle varie università straniere, scuole e centri di formazione, circa 36.500 studenti che, sommati ai quasi 53.000 studenti dell’università fiorentina per i quali l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario stima un fabbisogno di circa 20.000 alloggi, mostrano la necessità di ambienti adeguati.

Per rispondere a questa grande richiesta di alloggi e ambienti innovativi sono in fase di realizzazione nuove strutture, che si avvicinano sempre più a offerte di tipo alberghiero, dove l’alloggio è parte di un insieme in cui sono presenti numerosi spazi collettivi, a volte anche a servizio del quartiere. Questo riporta alla mente una frase di Ugo La Pietra che, parafrasata, racchiude bene il concetto di queste nuove strutture: “Si usa la camera d’albergo, si abita la propria casa”.

Il mercato fiorentino è talmente vivace che alle due strutture già in funzione, prossimamente se ne aggiungeranno altre: i nuovi edifici in viale Belfiore e nella zona di San Donato a Novoli; il recupero dell’ex Enel e dell’ex Villa Santa Chiara in piazza Indipendenza e via Salvagnoli; la ristrutturazione delle ex Poste di Giovanni Michelucci in via Pietrapiana, con la previsione di negozi di vicinato per il centro storico. Sono ancora in fase di progettazione le strutture previste nell’ex Manifattura tabacchi, nell’area ex Ogr vicino alla Stazione Leopolda, a Careggi e negli ex Lupi di Toscana al confine con Scandicci.

I due edifici operativi, entrambi con quasi 300 posti, ubicati ai piani superiori e con i servizi comuni al piano terra, sono il frutto di ristrutturazioni di edifici esistenti, dalle caratteristiche diverse: nel caso di The Social Hub in via Lavagnini si tratta di un “blocco” di volumi in precedenza destinati a ufficio, mentre nel caso di Camplus in via del Romito è stato ristrutturato l’ex Ferrotel, adibito al pernottamento dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato.

 

The Social Hub viale Lavagnini, Archea Associati

Il progetto di studio Archea si contraddistingue per la ricucitura di una porzione di tessuto urbano, anche attraverso un lavoro sugli spazi aperti, sottolineato dalla trasformazione della corte interna in una nuova piazza, su cui si affacciano la hall e tutti gli spazi di coworking e di servizio, identificati da un nastro vetrato che mette in continuità interno ed esterno. I percorsi e gli spazi pubblici risaltano grazie all’accentuato cromatismo che si lega ai disegni sulla facciata del volume d’ingresso, contrastanti il rigore dei prospetti delle torri laterali, che in copertura ospitano terrazze belvedere con piscina e palestra.

Tipologia: complesso ricettivo, hotel
Anno: 2016-18
Committente: The Social Hub
Superficie costruita: 21.500 mq
Strutture: AEI progetti srl
Impianti: ESA Engineering l impianti elettrici
Foto: Pietro Savorelli

Camplus via Del Romito, Gad srl

Il progetto lavora principalmente sulla compattezza del volume, isolato sul lotto, caratterizzandone profondamente le facciate con un restyling che prevede ampie e sfalsate aperture verticali che tagliano i prospetti dei piani alti, creando un contrasto con i caratteri storicizzati del piano terra, contraddistinto da un paramento murario in pietraforte e una sequenza regolare di finestre incorniciate da marmo. Una differenza che sottolinea anche la disposizione delle funzioni all’interno, suddiviso tra spazi comuni al piano terra e alloggi nel volume sovrastante, tuttavia accomunati da una particolare attenzione al design degli interni.

Tipologia: complesso ricettivo
Anno: 2018-21
Committente: Nuovo Mondo soc. coop.
Superficie costruita: 5.910 mq
Strutture: AEI progetti srl
Impianti: Polistudio A.E.S. Società di Ingegneria srl
Foto: Camplus Fond. CEUR e Michele Pezzarini

Autore

  • Andrea Iacomoni

    Architetto, dottore di ricerca in progettazione urbana e territoriale, e ricercatore della Fondazione Michelucci. attualmente è ricercatore e docente in Progettazione urbanistica presso La Sapienza Università di Roma. Ha insegnato presso le università di Firenze, Genova, Pisa e Roma. Parallelamente alla didattica svolge attività professionale e di ricerca con lo studio Giraldi Iacomoni Architetti, ricevendo vari riconoscimenti. È consulente di varie amministrazioni e membro di commissioni edilizie e per il paesaggio. I suoi progetti sono stati pubblicati in libri e riviste ed esposti in mostre. Collabora con riviste di settore tra cui «Arknews» e «Ananke». Ha diretto «Architetture città e territorio» e «Macramè». È autore di numerosi testi e libri, tra cui Tracce storiche e progetto contemporaneo (2009), Architetture per anziani (2009), Lo spazio dei rapporti (2011), Questioni sul recupero della città storica (2014), Topografie dello spazio comune» (2015), Paesaggi d’acqua (2021)

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