Stadi d’Europa
Una rassegna degli stadi architettonicamente più significativi compresi nella lista iniziale dei Campionati Europei di Calcio 2020: l’Olimpico di Baku, il San Mamés di Bilbao, l’Aviva Dublin Arena di Dublino e l’Allianz Arena di Monaco di Baviera
Published 31 maggio 2021 – © riproduzione riservata
Sono 11 gli stadi che ospiteranno le partite di Euro 2020, in programma dall’11 giugno all’11 luglio 2021. Da Roma (partita inaugurale all’Olimpico) a Londra (finalissima a Wembley).
Il Covid-19 ha ulteriormente influenzato, anche a livello di impianti di gioco, una combinazione già inedita e particolare, con la prima edizione itinerante per una manifestazione tanto importante. Questo perché alcune situazioni locali, legate in particolare alle norme sulla parziale riaperture al pubblico degli spalti, hanno impedito che tutti i 12 stadi designati inizialmente potessero essere utilizzati. E così sono usciti dalla lista l’Aviva Stadium di Dublino e il San Mamès di Bilbao mentre viene recuperato, sempre in Spagna, La Cartuja di Siviglia che va a far compagnia – oltre a Olimpco e Wembley, il più grande con i suoi 90.000 posti – alla Johan Cruijff ArenA di Amsterdam, all’Olimpico di Baku, alla Arena Națională di Bucarest, alla Puskás Aréna di Budapest, al Parken di Copenaghen (il più piccolo, contiene a pieno regime 38.000 persone), all’Hampden Park di Glasgow, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera e al Krestovsky Stadium di San Pietroburgo. Nessuna di queste strutture (ed è un fatto emblematico del nuovo approccio ai grandi eventi sportivi) è uno stadio nuovo né ha subìto significativi interventi in occasione della manifestazione.
Per la nostra galleria di progetti abbiamo quindi scelto gli stadi architettonicamente più significativi e con contenuti di interesse contemporaneo. Tra questi proprio la Dublin Arena e San Mamés, impianti “esclusi” dagli Europei ma di diritto nella nostra lista.
Dalla galleria di immagini emerge, tra gli aspetti più significativi, come la ricerca di un rivestimento uniforme di facciata – capace di essere riferimento visivo ed estetico – sembri essere uno dei fattori connaturanti la costruzione di nuovi stadi, in maniera indifferente rispetto ai contesti, più o meno densi, più o meno urbani. E con un linguaggio che accomuna città diverse e impianti anche programmaticamente eterogenei.
Stadio – Olimpico di Baku (Azerbaigian)
Caratteristiche: stadio polifunzionale, con pianta circolare, ha la pista di atletica intorno al campo. Situato in un’area infrastrutturale fuori città ospita fino a 68mila spettatori, con spalti divisi in 6 livelli, arrivando a circa 60 metri di altezza
Intervento architettonico più recente: impianto costruito ex-novo nel 2015 per i Giochi Europei
Progettista: Heerim Architects & Planners Co
Immagini: © Baku Olympic Stadium
Stadio – San Mamés di Bilbao (Spagna)
Caratteristiche: pianta rettangolare, integrato nel denso tessuto urbano, molto vicino alle sponde del Nerviòn. Contiene circa 55.000 spettatori
Intervento architettonico più recente: ricostruito completamente nel 2013, sul sedime del vecchio impianto del 1913, conosciuto come La Catedral
Progettista: IDOM / César Azcárate
Immagini: © IDOM / Aitor Ortiz
Stadio – Aviva Dublin Arena di Dublino (Irlanda)
Caratteristiche: pianta ovale, ha tribune su 3 lati. Ospita circa 52.000 spettatori, è utilizzato soprattutto per ospitare partite di calcio e di rugby. Sponsorizzato dal gruppo assicurativo Aviva che gli dà, per contratto, il nome
Intervento architettonico più recente: ricostruito completamente nel 2010, sul sedime del vecchio impianto di Lansdowne Road, del 1872, demolito
Progettista: Studio Populous e Scott Tallon Walker
Immagini: © Populous
Stadio – Allianz Arena di Monaco di Baviera (Germania)
Caratteristiche: pianta rettangolare con angoli smussati. Può ospitare circa 71.000 spettatori. Ha molte funzioni integrate al suo interno. La sua costruzione, alla periferia nord della città, è stata occasione per un intervento a scala urbana. La proprietà è della società calcistica del Bayern Monaco. I diritti di intitolazione sono ceduti ad Allianz per 30 anni
Intervento architettonico più recente: stadio costruito ex-novo nel 2005 in occasione dei Mondiali di Calcio di Germania 2006
Progettista: Jacques Herzog e Pierre de Meuron, in seguito a concorso
Immagini: © Allianz Arena / B. Ducke