DI LAURA CALCAGNINI
Breve giro d’orizzonte su articoli, convegni e procedure che, all’estero e in Italia, stanno ragionando sulla trasformazione degli spazi in rapporto alla salute
DI GIAMPAOLO EVANGELISTA
Il Demalling imperversa negli Stati Uniti. Oltre l’abbandono, quali prospettive per la riconversione
DI UBALDO SPINA
La complessità della gestione pandemica ha accresciuto le difficoltà per chi è affetto da tale disagio. Gli strumenti e i metodi per ridurlo
DI STEFANO FOLLESA
La pandemia ha accelerato bruscamente la diffusione e lo sviluppo di device tecnologici nella quotidianità. Spetta alla progettazione ristabilire gli equilibri tra vita reale e vita virtuale
DI LUCIO BOVE
A Roma, Palazzo Barberini ospita 12 racconti fotografici realizzati durante il lockdown di primavera 2020
DI FEDERICA PATTI
Ripercorrendo i provvedimenti ministeriali degli ultimi mesi, emerge un susseguirsi d’investimenti economici rilevanti che si configurano, però, come azioni di tipo assistenziale più che strategico
DI MARIO SPADA
La pandemia ha portato una vera separazione sociale e generazionale. Ma ha generato inediti episodi di collaborazione che possono portare a nuove comunità
DI FIAMMETTA PILOZZI E SIMONA TOTAFORTI
I principi del design biofilico rappresentano un ancoraggio per agire sullo spazio affinché possa diventare ambito di gestione del disagio psicofisico
DI MASSIMO PICA CIAMARRA
Al posto di prescrizioni numeriche, altezze e superfici distinte per singoli vani, oggi sono preferibili criteri prestazionali e “linee guida”: 12 punti da cui ripartire
DI LUIGI BARTOLOMEI E FEDERICA FULIGNI
Come celebrare adeguatamente nel distanziamento? In uno spazio determinato esclusivamente dalla presenza delle persone, la sua organizzazione e il loro comportamento diventa immagine immediata della Chiesa. Riflessioni a partire da un volume appena pubblicato
DI MAURO BERTA E DAVIDE ROLFO
Come garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie in un Paese che sulla qualità delle spiagge ha costruito una parte importante del proprio richiamo turistico?
DI MAURIZIO CARTA
Occorre progettare città policentriche e resilienti, con un più adeguato metabolismo circolare di tutte le funzioni, con una maggiore vicinanza delle persone ai luoghi della produzione e ai servizi
DI GIOVANNI SEMI
Scenari immobiliari e sistemi valoriali dell’ambito domestico visti da un sociologo “sul pezzo”
DI ANTONIO DE ROSSI E LAURA MASCINO
Occorre spazializzare e territorializzare le politiche in base alle specificità dei contesti, superando la logica oppositiva rispetto alle città
DI MARGHERITA MANFRA
Secondo il collettivo orizzontale, se il distanziamento richiede di aumentare lo spazio intorno a noi, dovremo espandere i confini degli ambiti collettivi, per costruire una città che possa accogliere tutti, in sicurezza e senza discriminazioni
DI BADIAA HAMAMA
Il modello urbano delle comunità recintate ha “naturalmente” assecondato le draconiane misure anti-contagio adottate dalle autorità
DI SILVIA BODEI
I piani governativi per l’igiene e per ridurre la densità abitativa attraverso un programma di ricollocazione negli insediamenti informali. Ma le disuguaglianze sociali crescono
DI GUYA BERTELLI
Elementi per ripensare la dimensione residenziale urbana e per impostare adeguate politiche dell’abitare
DI MASSIMO ALVISI
La città felice e il ruolo dell’architetto nel rinnovare il senso di comunità
DI CARMEN ANDRIANI
Occorre rapidamente adattarsi, mettendo a prova la resilienza dei contesti e dei comportamenti, discutendo di nuovi modelli abitativi e di organizzazione del territorio
DI CRISTINA BIANCHETTI, CAMILLO BOANO E ANTONIO DI CAMPLI
Oggi la questione urbana pone 3 temi: la connotazione etica del legame tra corpo e spazio, il ripensamento del locale fuori dalle scorciatoie conservatrici e la necessità di nuove infrastrutture di cura
Ogni “dopo” della città epidemica è segnato dall’immaginazione, dote oggi assai poco diffusa. Ognuno immaginerà una città propria e diversa, costruita sulle memorie e sull’esperienza personali
DI DIEGO ZOPPI
I presupposti che sottendono la proposta di legge formulata dal Consiglio nazionale degli architetti e qui presentata
Il segretario generale di IN/Arch lancia una proposta per la ripartenza, attraverso un piano che affronti la diseguaglianza sociale e il disagio abitativo
DI FRANCO ZAGARI
Una risorsa chiave anche nelle risposte del post-pandemia, i cui valori devono essere posti al centro del dibattito sulla trasformazione di città e territori
DI MARIO SPADA
Di fronte ai possibili scenari “privatistici” post pandemia, la difesa degli spazi pubblici sarà l’espressione di un vincolo comune dotato di senso, la conferma del patto sociale, della volontà di stare insieme nei luoghi che rappresentano l’identità di una città
La relazione con lo spazio fisico pubblico della scuola non può essere congelata a un pensiero successivo, o liquidata esclusivamente con prescrizioni tecnico-sanitarie
DI SILVIA MAZZA
Le prospettive della riapertura, tra numeri contingentati, precariato lavorativo e spinte alla digitalizzazione
Si spera che il tema degli affacci diventi finalmente oggetto di riflessione, anche perché situazioni come questa potrebbero purtroppo riproporsi in futuro
La dimensione domestica, i nostri meccanismi neurali e il “bisogno di paesaggio” (urbano e non)
Potrà questo periodo di emergenza, che forzatamente ci fa occupare ed usare lo spazio in una maniera diversa, consentirci di capire quanto sia importante vivere in uno spazio ben organizzato e ben formalizzato?
Chi vive in situazioni di privilegio ha eretto invisibili confini all’interno della città e può essere narcisisticamente resiliente. Gli architetti dovrebbero invece passare alla resistenza e acquisire nuovi strumenti per reagire
Inconsapevoli vestali di una città che non ci appartiene, viviamo in spazi domestici che hanno mutato il loro senso e che condividiamo per necessità
Il nostro patrimonio ha necessità di essere scoperto, non solo visitato virtualmente. Ma le limitazioni imposte cambiano lo scenario
Si presenta l’occasione per riflettere sulle attuali forme di urbanizzazione e sulle tradizionali opposizioni concentrazione-prossimità e distanziamento-individualismo
DI MICHELE RODA
Uno sguardo leggero e ironico sulla quotidianità dei professionisti italiani, in una fase difficile e di cambi epocali
DI UBALDO SPINA
Il Covid-19 ha (forse) riabilitato l’umanità del designer, (sicuramente) ridimensionandone l’autocelebrazione: i cinque fattori riemersi nell’emergenza
Una riflessione sulla diffusione del contagio e sull’industrializzazione dell’offerta curativa, che chiama in causa le tipologie edilizie
UNIVERSITÀ
Il rettore del Politecnico di Milano spiega come la crisi migliorerà didattica e ricerca
DI CARLO OLMO
La replica del fondatore del Giornale al rettore del Politecnico di Milano: senza una profonda autocritica, la risposta digitale alla crisi pandemica servirà solo a tenere in piedi un paradosso
DI GABRIELE PASQUI
Solo se cerchiamo di capire non “cosa sanno”, ma “come pensano” i nostri studenti, potremo ambire in modo non velleitario a una nuova idea di formazione che si faccia carico dei processi di riproduzione dei saperi che caratterizzano la nostra contemporaneità
DI FRANCESCA TOSI
Si tratta di opportunità che, già oggi in parte sperimentate e da ampliarsi in futuro, saranno strategiche per l’insegnamento del progetto nell’università
DI OSCAR EUGENIO BELLINI, MATTEO GAMBARO E MARTINO MOCCHI
Le riflessioni sui modelli abitativi e di convivenza alla luce delle criticità emerse durante l’emergenza. L’esempio di due interventi “resilienti” negli Stati Uniti e Danimarca
INTERVISTE
INTERVISTA DI MICHELE RODA
Emergenza vs diseguaglianze e conflittualità, relazioni personali vs digitali, globalismo vs profitto: intervista con Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale, già ministro della Giustizia
DOCUMENTI
Il documento presentato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica all’attenzione degli addetti ai lavori e dei decisori politici
Un documento per ribadire la centralità del progetto: dallo spazio domestico a una visione territoriale capace di contrastare gli squilibri geografici e le diseguaglianze sociali
LETTERE AL GIORNALE
DI FIRMATARI VARI
Lettera aperta di un gruppo di lavoro del Politecnico di Milano sulle sfide del Covid-19 per un rinnovato ruolo pubblico della pianificazione territoriale e delle politiche urbane
La definizione di un’agenda locale riguarda la ricostruzione delle convenzioni della nostra coabitazione futura, tenendo strettamente legate la dimensione sociale e quella tecnica
DI LUCIA KRASOVEC-LUCAS
Siamo parte dell’intelligenza della natura, elemento di conciliazione tra l’uomo e il suo habitat
Rivediamo i nostri paradigmi urbanistici imparando dagli alberi, che in una foresta si comportano come elementi di uno stesso organismo
Può, questa, essere l’opportunità per architetti e designer, per approfondire concetti basici di luogo e spazio?
DI PAOLO VITALI
Occorre passare dall’analisi su base amministrativa a quella relativa alle caratteristiche delle infrastrutture di connessione territoriale e al grado di permeabilità delle aree interessate
È inutile fondare un ragionamento di qualità (sulla casa, la città, il paesaggio del futuro) prendendo per buone le novità di questi giorni, come se fossero il frutto delle nostre scelte e non la resa alle logiche naturali di un virus
DI LUIGI CENTOLA
Riceviamo e pubblichiamo una lettera sulle potenzialità legate al recupero e riutilizzo di beni confiscati alle mafie
LETTURE
DI ALESSANDRO COLOMBO
Itinerari di lettura attraverso gli slittamenti di senso e d’uso dei luoghi contemporanei
DI ILARIA LA CORTE
Quattro libri riflettono sugli impatti del Covid attraverso cronache domestiche, note ironiche e surreali, visioni progettuali e letture critiche
PORTFOLIO
DI GIANLUCA RIZZELLO
Cartoline dai cortili condominiali di Bologna durante la quarantena