Con grande pragmatismo, il sindaco fa il punto sull’iter di ricostruzione del ponte e sugli altri progetti di trasformazione urbana
Revisione del sistema della mobilità, il porto, il ripensamento della Valpolcevera, il polo di Erzelli, la rigenerazione urbana delle aree centrali e il masterplan dell’area sottostante il ponte sono alcuni dei nodi che dovrebbero aprire un percorso di riflessione sul futuro
Dialogo a briglia sciolta con il Renzo nazionale nella sua Genova: tra affidamenti e concorsi, preoccupazioni urbane e dettagli costruttivi, ammirazione e rincrescimenti per il ponte Morandi, mediatizzazione e modestia, vita da senatore e giovani
Breve viaggio nell’immaginario progettuale e nella strategia comunicativa dell’architetto genovese. Per il nuovo ponte una soluzione tranquillizzante, quasi reazionaria
La ricostruzione “colta” e coerente con l’eredità di Morandi si poteva fare, come dimostrato da alcuni partecipanti al bando per la ricostruzione
Per il vicepresidente nazionale IN/Arch occorreva seguire la strada del restauro e reintegrazione di una testimonianza chiave del Moderno
Verifiche di sicurezza e affidamenti d’incarico: il presidente di Do.Co.Mo.Mo. Italia s’interroga su azioni e scelte che hanno eluso l’opzione ripristino
Per il vicepresidente del Consiglio Nazionale Ingegneri il crollo è occasione per ripensare i rapporti tra progetto, esecuzione e verifica, che richiedono una comunità di addetti ai lavori coesa
Una riflessione sul futuro di Genova, auspicando un percorso per la rigenerazione della Valpolcevera
In una lettera di disponibilità e un documento programmatico inviati al sindaco, l’Istituto Nazionale di Urbanistica traguarda la ricostruzione del ponte nel più generale processo di trasformazione urbana
Nelle autorevoli voci di strutturisti stranieri, un’antologia di considerazioni sulla scelta di demolire e ricostruire il ponte sul Polcevera
I progetti dei laboratori dell’Università di Architettura di Genova per la ricucitura complessiva della valle solcata dal fiume
Con le opere di Peter Fend e Yona Friedman, la mostra “Filling the absence” riflette sulle mancanze e le fragilità della città-porto