Categoria: <span>Stadi e arene, sfide per la città</span>

Il futuro di medio-lungo periodo pone, in Italia e all’estero, questioni ineludibili per la trasformazione di arene la cui progettazione si trova oggi in un importante momento di svolta

L’epoca contemporanea sembra sperimentare con sempre maggiore frequenza rinnovati rapporti tra architetture sportive e ambiti urbani

Secondo Paolo Condò si deve ricercare il giusto equilibrio tra necessità di trasformazione, genius loci, identità e bellezza del nuovo

Un po’ tempio un po’ mercato, simbolo e paradosso, emblema dell’innovazione ma assai influenzato (o bloccato) dalla tradizione

Servono nuove politiche e sistemi finanziari che rivedano i rapporti tra pubblico e privato, ma anche all’interno dello stesso settore pubblico

I nuovi paradigmi vedono le arene come centralità in grado di accrescere la qualità urbana e favorire processi di rigenerazione

Breve rassegna internazionale di progetti recenti, tra legno e materiali eco-compatibili, energie rinnovabili e rapporto con i contesti

Secondo Marco Bellinazzo l’Italia ha stadi vecchi e inadeguati, con il record di progetti ma pochissimi cantieri a causa delle difficili sinergie tra pubblico e privato

Sulle ragioni della tutela spesso prevalgono altri interessi

Una rassegna degli stadi architettonicamente più significativi compresi nella lista iniziale dei Campionati Europei di Calcio 2020: l’Olimpico di Baku, il San Mamés di Bilbao, l’Aviva Dublin Arena di Dublino e l’Allianz Arena di Monaco di Baviera