Un patrimonio da indagare e valorizzare
Tra degrado, rischi di collasso e (pochi) esempi di riutilizzo, gli edifici superstiti richiedono restauro ma anche trasformazioni d’uso ancora da mettere a fuoco
Architetto e dottore di ricerca (IUAV), professore ordinario all’Ecole nationale supérieure d’architecture di Normandia, e ricercatore all’Unità di Ricerca Architecture Territoire Environnement. É autore di studi e pubblicazioni sulle colonie per l’infanzia, tra cui Architetture per le colonie di vacanza. Esperienze europee, 2005; Le colonie di vacanza in Italia. Architetture per il soggiorno terapeutico dell’infanzia (1853-1943), 2018; Plasmare anime. L’architettura delle colonie per l’infanzia nel ventennio fascista, 2019. Nel 2006-7 ha diretto il programma europeo «Architecture and Society of Holiday Camps. History and Perspectives» (“Cultura 2000”). Attualmente sta terminando la sua Habilitation à diriger les recherches dal titolo “Modeler les âmes. Architecture et territoire pour les vacances de l’enfance dans l’Italie fasciste. 1926-1943”.