Un passo avanti e due indietro: vicende dell’architettura penitenziaria in Italia
Le contraddizioni nelle scelte organizzative e le occasioni mancate in seno al Dipartimento di amministrazione penitenziaria dagli anni '70 a oggi
Architetto, dal 1993 al 2019 in servizio al Ministero della Giustizia, dove ha condotto studi e progetti per il Dipartimento di amministrazione penitenziaria. È autore del Repertorio del patrimonio edilizio penitenziario in Italia al 1997. Ha curato, per l'Alto Commissario per gli aiuti all'Albania, il Piano edilizio del sistema penitenziario nazionale e progettato il carcere di Pequin. Nel 2015 ha partecipato al Tavolo “Gli Spazi della pena: architettura e carcere” degli Stati generali dell'esecuzione penale. Da responsabile tecnico dell'edilizia giudiziaria, ha tenuto per il Dipartimento di organizzazione giudiziaria i rapporti con enti centrali e territoriali, partecipato all'iter di realizzazione delle maggiori opere giudiziarie e ricoperto l'incarico di componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dei Comitati tecnico amministrativi del Ministero delle Infrastrutture. È componente del Consiglio di disciplina dell'Ordine Architetti di Roma. Opera nel settore ambiente e sviluppo urbano